Posted: Ottobre 14th, 2009 | Author: packz | Filed under: Programmazione | Commenti disabilitati su Nasty old people
È uscito libero per il download un film indipendente: Nasty old people; la filmaker Hanna Sköld ha chiesto un finanziamento di 10K€ sotto forma di prestito bancario e ha deciso di distribuirlo liberamente tramite una licenza creative commons (pare che sia il primo di questo genere).
This is the story of Mette. Member of a neo-Nazi gang, her day job is to take care of four crazy
old people that all are just waiting to die. Her life becomes a journey
into a burlesque fairytale, where the rules of the game are created by
Mette herself. Mette is indifferent about her way of life, until she
one night assaults a man, kicking him senseless. Waking up the day
after, she realizes that something is wrong, and in company with the
her crazy oldies she longs for respect and love. She can tell that the
old folks are marginalized by the modern society, but together they
create a world and a voice of their own.
Io l’ho visto e mi è piaciuto; secondo me è fatto abbastanza bene per essere stato prodotto nel tempo libero, cmq se lo guardate fatemi sapere cosa ne pensate (è in svedese con i sottotitoli a parte).
Il torrent potete trovarlo su piratebay ;-).
UPDATE: esiste anche un torrent con aggiunti i sottotitoli italiani, lo potete trovare a TNTVillage.
Posted: Settembre 14th, 2009 | Author: packz | Filed under: Programmazione | Commenti disabilitati su Creare un archivio di testing per terze persone usando git & pbuilder
Succede che uno fa un lavoro e che qualcun’altro (il committente) debba visionarlo per dare un giudizio o feedback su quanto fatto, ma succede anche che questo non se ne intenda di computer, quindi per fare un test di un progetto django in locale, mantenuto tramite git, non possa dirgli di "clonarsi il repository dall’URL blabla e inizializzare il database in maniera opportuna e poi leggi il README per le istruzioni e se non funziona RTFM". Read the rest of this entry »
Posted: Agosto 11th, 2009 | Author: packz | Filed under: linux, networking | Commenti disabilitati su Tor proxy test: Internal error
Per un po’ non sono più riuscito ad usare Tor+privoxya causa (col senno di poi) aggiornamento; se con il tor button di firefox provavo a fare il test per un corretto funzionamento ottenevo solo un bizzarro "Tor proxy test: Internal error"… molto indicativo devo dire.
Per risolvere il problema ho prima di tutto osservato che cazzo succedeva a livello listening
# lsof -i :8118
COMMAND PID USER FD TYPE DEVICE SIZE/OFF NODE NAME
privoxy 14373 privoxy 1u IPv6 213611 0t0 TCP localhost:8118 (LISTEN)
coadiuvato da qualcuno che aveva il mio stesso problema ho capito che in pratica ascoltava solo ipv6; per risolvere la issue ho dovuto cambiare nella riga in /etc/privoxy/config da localhost a 127.0.0.1 altrimenti veniva appunto risolta in ipv6; adesso ottengo
# lsof -i :8118
COMMAND PID USER FD TYPE DEVICE SIZE/OFF NODE NAME
privoxy 15595 privoxy 1u IPv4 216976 0t0 TCP localhost:8118 (LISTEN)
per la gioia di grandi e piccini.Posso girare su 4chan senza problemi ๐
Posted: Agosto 8th, 2009 | Author: packz | Filed under: meme | 1 Comment »
Non so se ve ne siete accorti visto che quasi nessuno ne ha parlato, ma il 20 luglio c’è stato il quarantennale dello sbarco sulla luna, impresa americana della corsa allo spazio; siccome il mondo è bello perchè vario, ci sono persone che mettono in dubbio che questo sia avvenuto veramente.
Io sinceramente non me ne sono mai interessato più di tanto, alla fine penso che la difficoltà stia solo nella distanza in quanto già i russi mandarono sonde automatiche a prelevare rocce lunari che sono tornate indietro, quindi il problema è essere sicuri di mandarci un cristiano (o 3) e fare in maniera tale che riesca a tornare indietro senza intoppi di sorta visto che poteva essere umiliante lasciare qualcuno morto a centinai di migliaia di Km dalla terra. Però c’è tutta una categoria di frequentatori di internet che senza ombra di dubbio considera l’allunaggio una farsa prodotta in studio (magari aiutati di Kubrick) con una forza tale da sembrare quasi superfluo considerare cosa li abbia portati a questa conclusione; il bello è che siccome sono curioso ho fatto l’errore di leggere qualche considerazione: le motivazioni principali sono
1. Le fasce di Van Allen non sono attraversabili da nessun essere vivente in quanto intrappolano la radiazione e quindi attraversarle significherebbe esporsi a condizioni impossibili.
2. Le temperature sulla superficie lunare sono proibitive a causa delle escursioni termiche fra parte in ombra e parti al sole.
3. Le foto non sono coerenti con l’illuminazione dell’ambiente.
4. Il LEM sembra costruito con mazze di scopa.
5. Nessuno ha mai fotografato i siti degli allunaggi anche se ci sono mille mila satelliti e telescopi.
Dopo che uno legge queste motivazioni potrebbe pensare che qualcuno da qualche parte abbia provato a dimostrare quanto affermato con calcoli alla mano, invece nulla, le considerazioni praticamente si fermano qui; le mie risposte sono le seguenti
1. Le fasce di Van Allen sono generati dal campo magnetico terrestre e intrappolano solo la radiazione derivante da ioni e simili; certe persone pensano che intrappoli anche i raggi gamma senza evidentemente sapere che essi non sono altro che luce molto penetrante e che se bastasse un campo magnetico per deviarlo allora potremmo fare le veneziane delle finestre con delle calamite. Pare che invece attraversare le fasce di Van Allen sia paragonabile a farsi una radiografia.
Poi non gli dite che le fasce di Van Allen finiscono sulla terra (essendo toroidali) altrimenti lo collegano con il triangolo delle bermude.
2. Le zone di allunaggio delle missioni apollo sono state scelte apposta per essere vicine al confine della zona in ombra e zona in luce sulla luna proprio per avere le condizioni climatiche ottimali. Poi parlare di temperatura è fuorviante siccome non essendoci aria l’unica temperatura possibile è quella al suolo, quindi penso basti schermare i piedi dell’astronauta e presumo che sia rocket science schermare delle suole per 200 gradi centigradi.
Inoltre questi geni del complotto non tengono in considerazione che non c’è differenza sostanziale fra lo spazio appena fuori dalla atmosfera terrestre e sulla luna (se non per la gravità of course) e che quindi se sono state fatte passeggiate spaziali e le fanno tutt’ora non deve essere impossibile costruire una tuta che resista a quelle condizioni.
3. Questo punto è quello forse più reale se non fosse che l’unico motivo per cui le ritengono impossibili è perché qualche gurù della fotografia alternativa ha detto loro che è così; nessuno ha mai postato niente che assomigli ad un calcolo tecnico che riassuma le caratteristiche di illuminazione sulla luna e deduca per esempio quante candele (unità di misura dell’illuminazione nel sistema internazionale) servano per ottenere quella particolare foto con quelle luci. Non dimentichiamo poi la caratteristica irritante di queste speculazioni fatte non sulle foto della NASA ma su foto francobollo e senza preoccuparsi di conoscere le caratteristiche tecniche delle macchina, pellicola, otturatore, cazzi&mazzi usato effettivamente nelle missioni Apollo.
Inoltre il fatto che le foto siano false non significa mica che non c’è mai stato l’allunaggio: magari ad Amstrong è caduta la macchina fotografica che si è aperta rovinando la pellicola ed in seguito la NASA per non fargli fare una figura barbina ha prodotto in studio le foto.
4. Il LEM effettivamente sembra una struttura di carta però il solito errore è quello di considerarlo un veicolo terrestre: sulla luna la gravità è 1/6 di quella terrestre e quindi un corpo di 600Kg sulla terra ne pesa 100Kg sulla luna; questa differenza di peso è quella che c’è fra una 500 ed una persona e non mi pare poco sinceramente.
Ovviamente non pensano che i tecnici della NASA abbiano effettutato dei calcoli strutturali per ridurre al minimo la struttura del LEM ed ovviamente non sanno che per banale analisi dimensionale la sezione delle strutture di un oggetto è proporzionale al peso, quindi bene o male anche la sezione di una macchina costruita per la luna deve essere più piccola di una costruita per la terra. Come compito per casa pensate alle sezioni delle ossa di un gatto, di un topo, di un elefante.
5. Io non sono un esperto di telescopi ma pare assodato che a livello ottico non si può vedere niente, però ci sono casi di sonde giapponesi che hanno ripreso i siti ma già qualcuno ha detto che erano dei falsi perché i giapponesi hanno perso la guerra e quindi sono succubi degli americani. Adesso sta passando la sonda LRO ma anche qui già stanno iniziando a dire che le foto sono taroccate!!! dopo quarant’anni lanciano una sonda e c’è qualcuno che che si mette lì a taroccare le foto (non si sa se direttamente in hardware oppure in software) e nessuno parla mai.
In definitiva quando uno passa un po’ di tempo a leggere forum con le cosidette teorie alternative, si accorge che queste teorie alternative sono veramente poca roba, non supportato da dato alcuno e che spesso la gente che commenta al riguardo non sa neanche di cosa si stia parlando. Spesso gente in buona fede cerca di ricavare i ragionamenti usati per le conclusioni che certi elementi difendono, ma viene subito tacciato di essere al soldo del potere (inserire qui a piacere CIA,Rettiliani,FBI,Massoni,NASA,Ebrei) e praticamente costretto a lasciare il forum se non vuole evitare di essere insultato a gratis.
Non sarebbe neanche male lasciare certa gente crogiolarsi nelle proprie convinzioni, rinfrancandosi così nell’animo e ringraziando Dio per avere una istruzione che ti permette di capire un’analisi tecnica, non fosse altro che alcuni personaggi parlano di teorie alternative anche per esempio con le cure per il cancro (tipo che la cartilagine di squalo o il bicarbonato possono essere le cure definitive) e questo è male perché vi assicuro che ci sono persone che non riescono a filtrare nulla di quello che leggono su internet. Forse è la selezione naturale 2.0.
Posted: Luglio 17th, 2009 | Author: packz | Filed under: Hack, Programmazione | Commenti disabilitati su Use the source luke
Oggi ho scoperto questa web application: detexify; in pratica puoi disegnare un simbolo del latex e il programma visualizza la sequenza di controllo relativa. La cosa che mi ha colpito è il fatto che il sito sembra in flash ma in realtà è puro javascript e le funzioni di disegno sono espletate tramite tag canvas (di cui ho già parlato qui).
La ficata è che osservando il codice ho scoperto alcune cose interessanti
Per chi ha voglia di testare del codice relativo a toDataURL si becchi il codice qui. Come potete vedere fare un mini editor grafico è possibilissimo con poche righe di codice.
Quindi il mio consiglio è: quando vedete un sito fico che fa cose che non sapreste come implementare, scaricatevi il codice.
Posted: Luglio 13th, 2009 | Author: packz | Filed under: Life | 4 Comments »
Sono passate ben tre settimane da quando sono tornato dall’hackmeeting che si è tenuto a Rho, nella periferia di Milano e finalmente hanno inserito nel sito gran parte dei materiali relativi ai seminari tenuti.
Questo anno mi sono avventurato addirittura in solitudine nel viaggio verso gli ackari di tutta italia che si sono riuniti nella città che verrà devastata dall’abuso edilizio legalizzato del nuovo millennio in nome del progresso (di non si sa cosa); la location era bella grossa, i seminari non mancavano e a differenza degli altri anni ho potuto seguire gran parte dei seminari non essendo "distratto" dal pier.py (il quale tuttavia mi è mancato). Ho rivisto gran parte dei people delle altre edizioni, qualcun’altra amicizia/conoscenza è stata stretta (grazie a Giovanni per la serata a base di birra) e qualcun’altra ha effettuata un ping che ha aumentato il TTL.
Sopratutto ho imparato che non bisogna mai aggiornare il sistema il giorno prima di partire sopratutto (si scrive con 2 t?) se si ha sul portatile Gentoo, infatti benché fosse presente una ampio lan space, io ho potuto solo bestemmiare per la mancanza di una libreria di sistema (a casa ho risolto il tutto portando avanti le mie conoscenze su portage) e godermi con conseguente blasfemo relax i seminari sorseggiando birra a 2.50€.
A proposito dei seminari, posso solo affermare che Bakunin è un pazzo, ma non per un seminario tenuto alle 3am (cosa che stranamente non è successa), ma perché ha lanciato un nuovo servizio: gmaybe; rimane il mistero di chi lo userà, ma il mondo è bello perché è vario. Altre cose da segnalare sono sniffjoke (in cui in parte sto collaborando e cerca collaboratori), un connection scrambler che confonde gli sniffer automatizzati per rendere la vostra esperienza sulla rete un po’ meno seguita(?).
Pare che alla fine un po’ di gente ne ha parlato di questo hackmeeting e tutto sommato è stato una figata. Il ritorno a casa è stato particolare e sopratutto targato FS: il treno che dovevo prendere è arrivato con un’ora di ritardo ed in più ho incontrato un modello cubano che aveva perso il treno precedente (in realtà era stato soppresso) e con cui ho fatto il viaggio (eravamo una bella coppia: io nerdz e magro, lui modello, abbronzato e praticamente un armadio).
Posted: Luglio 7th, 2009 | Author: packz | Filed under: Bash, Hack, Programmazione | Commenti disabilitati su Indentare file xml
Magari dovete lavorare su file XML di una discreta dimensione e magari usare xpath per estrane info utili ai vostri scopi (uscire con jessica alba?); il casino è che magari il file XML non è formattato in maniera human readable e quindi dovreste indentarlo per capire dove cazzo si trova il nodo che ci interessa. La maniera da manovale è farlo a mano: si parte dall’inizio del file e alla fine di ogni <tag> si inserisce un "nt" e alla fine di </tag> si inserisce un newline e si toglie un TAB dalla lista (non è proprio semplice come pensavo prima di iniziare a scrivere questo post).
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Posted: Luglio 2nd, 2009 | Author: packz | Filed under: Screencast | 1 Comment »
Mi rendo conto che gentoo non è ubuntu, però noto che c’è una mancanza quasi totale di blog di gente che ha problemi di sorta e penso che non sia perché non ce li hanno, ma perché evidentemente se lo hanno installato sono capaci di risolvere qualunque problema.
Se vi capita l’errore espresso nel titolo durante la sequenza di boot, vi sarete accorti anche che è scomparsa l’applet di NetworkManager nella session di gnome; probabilmente dhcdbd (che è un demone che si preoccupa di mettere in collegamento dhcp e dbus) non è configurato bene: andate in /etc/conf.d/net ed usate
modules=( "wpa_supplicant" )
wpa_supplicant_eth0="-Dwext" # For generic wireless
Non so se funziona effettivamente ma intanto me lo segno per me, tanto voi non siete così fuori da installarvi gentoo ๐
Posted: Giugno 28th, 2009 | Author: packz | Filed under: Hack, Installation party, Life, Programmazione, TeX | Commenti disabilitati su Installazione TDS compliant di pgf
Succede che magari un hosting abbia addirittura installato TeX sulle macchine, ma noi necessitiamo anche di pgf, un ottimo pacchetto per TeX che permette di produrre grafici fichi, alla stregua del metapost ma molto più semplici da codare, che però dobbiamo installare in locale; come fare? non so se avete mai visto la struttura delle directory di pacchetti TeX (situate di solito in /usr/share/texmf/) ma vi posso assicurare che sono un bel groviglio e non avendo accesso come amministratore non posso installarlo se non in locale appunto. Read the rest of this entry »
Posted: Giugno 24th, 2009 | Author: packz | Filed under: Hack, Video | Commenti disabilitati su Driver webcam gspcav2 su Debian con kernel > 2.6.27
Il mitico driver, della mia mitica webcam da 9.90€, è dalla versione 2.27 internamente al kernel e distruibuito come modulo, ma purtroppo non funziona subito in quanto le librerie di decoding dei formati dei frame restituiti dal device in esame sono state spostate in user space:
# apt-get install libv4l-0
# zless /usr/share/doc/libv4l-0/README.gz
[…]
FAQ
—
Q: Why libv4l, whats wrong with directly accessing v4l2 devices ?
[…]
With gspca being ported to v4l2 and thus decoding to normal formats being
removed from the device driver as this really belongs in userspace, ekiga
would need to be extended with many more often chip dependent formats, like
the bayer compression used by the spca561 and the (different) compression used
by the pac207 and the (again different) compression used by the sn9c102. Adding
support for all these formats should not be done at the application level, as
then it needs to be written for each application seperately. Licensing issues
with the decompressors will then also become a problem as just cut and pasting
from one application to another is bound to hit license incompatibilities.
So clearly this belongs in a library, and in a library with a license which
allows this code to be used from as many different applications as possible.
Hence libv4l was born.
Si dovrebbe lanciare un export LD_PRELOAD=/usr/lib/libv4l/v4l1compat.so e poi l’applicazione desiderata: per il mai tramontato mplayer
$ mplayer -fps 15 tv:// -tv driver=v4l2:device=/dev/video0
Per far funzionare skype che magari parte in automatico nella vostra sessione gnome? tenetevi alla sedia: esiste .gnomerc che può eseguire come un .bashrc comandi da eseguire all’avvio della sessione; quindi
$ cat <<EOF > .gnomerc
> LD_PRELOAD=/usr/lib/libv4l/v4l1compat.so
> EOF
In realtà non so se funziona veramente :-P… adesso proverò